Titolo: Dare un nome alle variabili
Categoria: Stile |
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Ultimo Aggiornamento: 02/04/04 |
Scegliere il nome delle variabili è importante, anche se in certi casi sembra rallentare il processo produttivo. Propongo qui una serie di regole (come base di proposta) per uniformare lo stile dei nomi usati.
1. il nome dovrebbe essere indicativo del contenuto
2. se servono più parole si usa la prima lettera maiuscola per le parole successive alla prima (es. mioSetDiValori)
3. il nome degli indici dei cicli For può essere breve: si usa di solito $i, $j, $k, ..
4. la prima parte o
prefisso serve a indicare il componente o il gruppo di metodi all'interno del quale viene usata la variabile. Ad esempio, se ho scritto un gruppo di procedure che servono a gestire il web chiamerò le variabili dentro questo gruppo con il prefisso "web_contatore", "web_user"
5. un seconda modalità di usare il prefisso (specialmente nel passato, prima dei componenti e delle variabili interprocesso) le regole suggerivano di usare una lettera di prefisso per indicare il tipo di variabile: ad esempio:
- "bOk" è la variabile legata ad un oggetto di tipo pulsante
- "kColoreSfondo" è una variabile usata come costante (non muta il contenuto)
- "gNome" è una variabile condivisa da più maschere
- "vNome" è una variabile normale all'interno di una maschera o un ciclo di procedure.
6. la parte finale o
suffisso può servire ad indicare il tipo di variabile che si sta usando; è spesso usata una lettera o una sigla mnemonica (SanityCheck permette di controllare in automatico che il nome sia coerente con la dichiarazione)
Tabella esempio dei suffissiintero_i
interoLungo_l
reale_r
testo_t
stringa_s
data_d
ora_h
booleano_b
immagine_pic
puntatore_ptr
blob_blb
arrayInteri_ai
arrayInteriLunghi_al
arrayReale_ar
arrayTesti_at
arrayStringhe_as
arrayDate_ad
arrayTime_ah
arrayBooleani_ab
arrayImmagini_apic
arrayPuntatori_aptr
Inviato da: Umberto Migliore |
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